30 aprile 2010

Informationisbeautiful

Vi scrivo dopo un bel po' di tempo, mi pare, a dir la verità non ho controllato. Voi continuate ad aumentare, e le visite hanno superato il migliaio, cosa che non speravo! ;)

Non ho qualcosa di preciso di cui parlarvi, spesso mi trovo in questa situazione, anche se effettivamente sono molte le cose che vedo, sento, leggo e che meriterebbero un po' più di attenzione.
Oggi voglio farvi conoscere un sito che ho appena conosciuto.
La parte interessante del sito sono le immagini, che spesso dicono molto più di quello che sembra. Un giornalismo strano e a cui non siamo abituati, forse perchè è divertente...

ps: è uscita la nuova versione di Ubuntu, la 10.04. Funziona bene!

24 aprile 2010

Empatia

Credo che la sensibilità sia la capacità di provare una forte empatia (la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando).

La sensibilità non è soffrire facilmente, non è la sofferenza per le piccole cose che gli “animi ottusi” non possono comprendere.

Lo dice la parola stessa, sensibilità, da sensi, cioè la facoltà di percepire l’ambiente esterno. Una persona che crede di essere più sensibile di altre per il semplice motivo che ha la lacrima facile, che si sente giù un giorno su due, è piuttosto una persona assordata dai propri sentimenti, incapace di ascoltare quelli altrui e di rendersi conto che stupidi o intelligenti, belli o brutti, abbiamo tutti e alla stessa maniera “un mondo nel cuore”.

17 aprile 2010

Pesce Luna

Fino a 3 metri di lunghezza e 3 di altezza.

Supera abbondantemente i 100 anni di vita.

Si nutre di plancton e meduse.

Non ha predatori naturali.

Pelle coriacea, spessa più di 15 centimetri.

La sua carne è tossica a chi la mangia.

Popola praticamente tutti i mari della Terra.

Pesa TONNELLATE.



Se qualcuno crede ancora che è l'uomo a essere la specie dominante sulla Terra, evidentemente non si è mai trovato faccia a faccia con un pesce luna.










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10 aprile 2010

Questione Morale

Quest'oggi vorrei proporvi un quesito che necessita al più presto di risposta. Si tratta di una domanda di pari dignità a molte altre più dibattute, che tuttavia non è ancora riuscita, in una società civile come la nostra, a ritagliarsi un angolino tra le grandi questioni morali, a crescere illuminata dal faro dell'opinione pubblica:

E' giusto far soffrire un individuo se poi, tornando indietro nel tempo, si cambia il corso degli eventi in modo che le cose vadano diversamente e l'individuo, nella nuova versione dei fatti, non soffra?

Possibile esempio: uccido il mio amico perchè il suo cuore è un ingrediente della mia macchina del tempo vodoo, torno indietro nel tempo per fare i miei sporchi comodi e in questo nuovo corso degli eventi non uccido il mio amico, cosicchè alla fine della fiera il mio amico è vivo.

Voi cosa ne dite? E' giusto? E' sbagliato? Rifletteteci.

4 aprile 2010

Run Jesus Run!

In tema con la festività di oggi ecco un simpatico giochetto che non vi ruberà più di 10 secondi (letteralmente!):

http://www.molleindustria.org/runjesusrun/run_jesus_run.html

3 aprile 2010

No, non è antisemitismo.

Facciamo finta di essere nei primi anni '70. Avete tra i 14 e i 17 anni. Aggiungiamo anche che magari, sfortunatamente, siete molto cattolici (malattia ereditaria che purtroppo miete molte vittime anche al giorno d'oggi). La vostra educazione vi ha insegnato a diffidare degli hippies e del rock'n roll. Siete voi la gioventù promettente, quella con principi sani e soprattutto saldi.
Fatto sta che una tiepida mattina di primavera vi svegliate, il sole splende e tutti sono felici. Voi no: avete appena sognato il vostro migliore amico nudo. 
Ebbene sì, siete in un bel guaio: siete malati! Dovete reprimere i vostri istinti, non potrete mai più avere una vita normale. Nè moglie nè figli. Nessun lavoro di successo, nessuna speranza di carriera: non potete rischiare di venire scoperti nel peccato. State male per giorni, mesi, non sapete che fare. Finchè non vi viene in mente la soluzione, certo, è ovvio! 
Entrate in seminario.
Studiate lunghi anni, fossilizzando la vostra sessualità a quella di un sedicenne represso. Convivete con persone con gli stessi vostri problemi. Avete bisogno d'affetto, e ne concedete molto in cambio. Siete diventati dei bravi pastori, il vostro gregge è soddisfatto e trae molti benefici dal vostro lavoro.
In fondo però siete solo dei sedicenni: cosa c'è di male ad aiutare dei ragazzi della vostra età? Magari anche un po' più piccoli, è amore fraterno in fondo.
Voi lo sapete di essere malati, ma i peccati li commettono tutti. E poi potete farveli perdonare, no?
In fondo non sono vittime, stanno solo giocando, come fate voi.


Non è un crimine, altrimenti verreste puniti.