Tom era molto intelligente e infatti aveva la testa grande.
Era così intelligente che riuscì a fare una pozione per l'intelligenza, con cui divenne ancora più intelligente e riuscì a fare una pozione per la super-intelligenza, con cui divenne superintelligente e riuscì a fare una pozione per la ultra-mega-intelligenza con cui divenne ultra-megaintelligente.
Lo scopo di ogni essere umano è di vivere felice e in eterno, e anche Tom voleva vivere felice e in eterno, così iniziò a studiare medicina per creare il siero della felicità eterna. Subito tuttavia capì che le conoscenze umane che riguardavano la medicina erano incomplete e perlopiù da rivedere, Quindi Tom penso che fosse una buona idea imparare prima di tutto tutta la chimica. Anche questo tentativò si rivelò deludente: non ci voleva una pozione della ultra-mega-intelligenza per accorgersi che era tutto sbagliato. "Se la chimica è sbagliata - disse tra sè e sè - almeno le basi di fisica su cui poggia saranno valide". Purtroppo non lo erano e, un po' amareggiato, Tom si rassegnò all'idea di iniziare a studiare matematica. Incredibilmente anche i libri di matematica erano pieni di errori! "Ma certo, ecco dove hanno sbagliato! - esclamò Tom mentre studiava l'addizione. Corretto l'errore non ci volle molto tempo per un genio come lui per reinventare tutta la matematica, la fisica, la chimica e la medicina.
Avrebbe potuto prendere milioni di premi nobel per questo lavoro, ma che gliene importava ora che poteva finalmente creare il siero della felicità eterna? Nulla.
Detto fatto, il siero ero stato creato. Ora doveva pensare a liberarsi di tutto il superfluo e di ciò che avrebbe potuto mettere in pericolo l'eternità della sua felicità.
Così con la sua astronavetta abbandonò il pianeta Terra e fece rotta in una direzione dell'universo lungo la quale non avrebbe incontrato nulla per sempre (aveva calcolato tutto eh, e poi sapeva che l'universo era infinito).
Il secondo passo fu pensare a cosa del suo corpo poteva buttare via. "Dunque braccia, gambe sicuramente, ma anche polmoni, cuore, reni, occhi... mi basta il sistema nervoso. Tutto? Solo il cervello, via il cervelletto, via il midollo spinale. E poi il cervello è troppo fragile, troppo effimero di fronte al "per sempre"." Così Tom trasformò il suo cervello effimero in un cervello immortale, con materiali di prim'ordine.
Tom galleggiava Felice, e il siero circolava in lui, e nulla poteva andare storto, mai più. C'era però un ultima cosa: i ricordi. Tom era sì felice, ma questi ricordi, i suoi, non la smettevano di balenargli in mente. Essi erano un sovrappiù, non gli procuravano gioia, non gli servivano. Fu così che prese la decisione di eliminarli.
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