Non riesco a capire dove trovino il coraggio e la sfacciataggine di raccontarci
così tante stronzate. Sempre pronti a sminuire, contraddire e contraddirsi,
dissimulare, indignarsi e accusare gli accusatori. Senza mai il minimo segno
di fatica. Eppure reggere il gioco deve essere molto faticoso. Il percorso
attraverso cui sono giunti lì è stato certamente un buon allenamento,
ma anche così non dev'essere una cosa da tutti.
Mi viene da pensare che costoro sono in realtà acuti filosofi: spiriti liberi
nietszchiani, liberi dalle catene dei pregiudizi e soprattutto liberi dalla
morale, i quali, consci dell'inesistenza del bene e del male, vivono la loro vita
in funzione dell'eterno ritorno.
Oppure inguaribili scettici: se tutto è relativo, se tutto è illusorio e la verità non esiste, ogni cosa perde di significato, e ogni cosa assume il significato che noi vogliamo, mai giusto,
mai sbagliato.
Per altri ancora il mondo non è che una proiezione del proprio Io, un mondo illusorio che smetterà di esistere con loro e di cui, naturalmente, non avrebbe senso parlarne con coloro che ne fanno parte.
E poi ci saranno gli utilitaristi, i schopenaueriani, gli esistenzialisti e
tanti altri. E' il sogno di Platone, un governo retto da una casta di filosofi,
che si avvera, ma forse non proprio come avrebbe sperato lui.
E tantomeno io.
Non filosofi, ma temporeggiatori.
RispondiEliminaRidendo e scherzando è già passato gennaio, altri 11 mesi e il 2011 è finito.
E non è cambiato nulla.