27 agosto 2011

seghe

Posso fare tutto quello che voglio, purchè nel rispetto delle leggi fisiche.

Che implica:

Ogni giorno ho 24 ore di tempo per fare ciò che voglio.
Pensandoci quindi ho molto tempo libero! Poi vabbè, se voglio rimanere in vita, e lo voglio, alcune ore le devo utilizzare per dormire e un altro po' di tempo mi ci vuole per mangiare.
Devo anche avere la possibilità di procurarmi un giaciglio e del cibo.
Per ora non ho problemi
dato che sono mantenuto a spese dei genitori, ma se non lo fossi dovrei utilizzare altro tempo, molto, per tenermi in vita.
Quindi volere rimanere vivi richiede molto tempo.

Poi però ho ancora a disposizione tutto il tempo rimanente!
Il problema è che non sono contento solo per
il fatto di esser vivo, ma devo pure badare ad altri desideri.Ho bisogno di amici, ho bisogno di interessi, ho bisogno di una ragazza, tutto quanto richiede tempo.
Il tempo medio di cui ho bisogno in una giornata rischia facilmente di sforare le 24 ore, mentre se voglio vivere felice, ammesso di poter soddisfare tutti i miei desideri, devo anche avere tempo per farlo.

E allora una cosa saggia da fare sarebbe evitare di avere troppi desideri. Guardare la pubblicità ad esempio può solo che peggiorare la qualità della mia vita (benchè in realtà il rischio sia basso, visto che raramente il prodotto pubblicizzato accende il mio interesse). Iniziare a fumare poi sarebbe una pessima mossa... perchè voler avere bisogno di qualcosa di cui non si ha bisogno?

Però qui interrompo il ragionamento, che è più o meno completo, perchè non era questo l'argomento di cui volevo scrivere!
Ho iniziato con
"Ogni giorno ho 24 ore di tempo per fare ciò che voglio." perchè poi volevo dire:
questa consapevolezza non modificherà le mie abitudini, perchè già faccio ciò che voglio (ma non tutto quello che voglio fare è divertente farlo, spesso serve ad evitare di fare cose ancor meno divertenti).
Però il fatto di tenere a mente che quando compio un'azione non lo faccio perchè devo, porta a farmi la domanda "cosa succederebbe se non lo facessi?", la quale mi permette di capire se sto facendo una cosa utile, e se davvero ho bisogno di farla.
E chiedersi se le proprie azioni sono utili ogni tanto è utile.

12 agosto 2011

Mind the gap

Un genere di bellezza è quello in cui più dell'apparenza oggettiva, ciò che ci si presenta davanti agli occhi, conta l'idea che noi abbiamo di tale apparenza.
Più dello scheletro di dinosauro, di per sè comunque insolito e affascinante, conta l'idea, conta il fatto che quello è uno scheletro di dinosauro e soprattutto questo lo rende bello.

Prima che iniziassero i tumulti, sono stato a Londra otto giorni con alcuni amici.
Parte della bellezza della capitale britannica, per quel che mi riguarda,è proprio dovuta alle idee soggiacenti.
E' cioè l'impressione, forte, di Londra come luogo fisico dove nascono le idee che poi circoleranno sul web, l'impressione di trovarsi in un tempio votato alla creatività, pieno di progetti e iniziative e di stimoli per progettare e iniziare.
E poi tutta l'attenzione verso la cultura e in particolar modo verso la musica, causa e conseguenza dell'enorme produzione musicale di cui la città si può fregiare, i parchi puliti e l'erba soffice, il popolo multietnico, la genialità della metropolitana e la relativa assenza di caos per le strade (rivolte inferocite a sfondo etnico a parte), i mattoncini rossi e la sporadicità dei tamarri, tutto l'insieme fa di Londra una città bella.

E tutto l'insieme è accompagnato dalla sensazione che Londra ha, da sempre, indirettamente partecipato alla mia formazione culturale; visitarla è stato come dare una forma a delle idee.