20 settembre 2010

Burro Volare

Alle volte mi capita di fare dei paragoni tra i videogiochi e la vita reale.
Certamente non sono il solo, credo che esista un grande filone culturale riguardante argomenti inerenti. Da piccolo avevo visto un film dal titolo “Nirvana”. Non mi ricordo quasi nulla a parte che il protagonista si trovava imprigionato in un videogioco e con l'aiuto di un giocatore doveva uscirne. Vabbè, sto divagando apposta.

Una delle cose che volevo farvi sapere è che mi immagino l'autostima come una barretta verde, in alto a destra nello schermo della nostra vita: questa barretta si può accorciare di botto se ti capita qualcosa che ti fa perdere autostima, ma anche se non capita nulla essa si accorcia inesorabilmente, è l'assenza di avvenimenti positivi a farla decrescere. La barretta si restringe, diventa gialla, poi rossa; scatta la depressione, ahah! C'è bisogno di avvenimenti positivi che la ricarichino, possibilmente distribuiti nel tempo in modo omogeneo.
[...]
Man mano che giochi la difficoltà aumenta, ma allo stesso tempo diventi più bravo/ il tuo personaggio diventa più forte/ aumentano gli strumenti a tua disposizione. Man mano che vivi capita un po' la stessa cosa. Pensavo al linguaggio, in particolare. Da neonati non è indispensabile saper parlare, da bambini è poco importante parlare correttamente, da adolescenti non è necessario un linguaggio forbito. Ora io ho bisogno di tutte queste cose per cavarmela. La difficoltà potrebbe aumentare ancora, per esempio: parlare correttamente in un linguaggio sufficientemente forbito in una lingua straniera. Alle volte mi pesa la necessità di un mezzo così complesso come il linguaggio solo per poter dire cosa sto pensando. Che poi ciò che dico dovrà anche essere intepretato. Soggettivamente. E l'Incomunicabilità è lì annidata, aspetta solo che tu apra bocca.
[...]
Una cosa che manca alla vita reale e c'è nei videogiochi è la possibilità di salvare. Salvare e ricaricare, che bello sarebbe! Checchè ne dicano film come “The Butterfly Effect”.

Avete mai notato che butterfly vuol dire pressapoco burro-volare?

4 commenti:

  1. Che bel post, per cosa stanno i [...]?
    Gran film Nirvana, in realtà Abatantuono imprigionato nel gioco (e la sua coscienza che non si resetta quando muore, che è il vero problema) è un po' la scusa per scatenare la storia del protagonista che è il programmatore.

    EDIT: cioè, ma vi rendete conto delle "parole" che bisogna digitare per dimostrare al vostro blog che non siete dei bot? brocoa...

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  2. http://incomaemeglio.blogspot.com/2010/09/come-diventare-felici.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+incomaemeglio+%28in+coma+%C3%A8+meglio%29

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  3. che post nerdissimo!!!! ahahah

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  4. Uh, il numero di commentatori (non anonimi) del blog sale vertiginosamente a quota 3 (più me). Un grande traguardo!
    i [...] non stanno per nulla, però senza di quelli il cambio di argomento mi sembrava troppo brutale.
    Incomaèmeglio è un bel blog e il tema della felicità è attualissimo! :P

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