3 settembre 2010

Homo Homini Homo

Una volta una mia amica mi chiese che superpotere mi piacerebbe avere e io le risposi che mi sarebbe piaciuto poter leggere la mente delle persone (in realtà inizialmente avevo scelto di poter essere felice a comando, ma chiaramente non era la risposta per cui la domanda era stata rivolta).

Ora, riguardo il poter leggere la mente, non ne sono più tanto convinto. Anzi.
Credo che se all'improvviso gli esseri umani potessero vedere i pensieri e i sentimenti delle altre persone, la maggior parte sprofonderebbe nel dolore. Diventare consapevoli tutto d'un tratto che per gli altri non siamo il fine, ma soltanto un mezzo da cui ricavare felicità, sarebbe probabilmente inaccettabile per il nostro ego. Sarebbe un po' come trovarsi completamente e improvvisamente soli all'universo, ma circondati da sofisticate macchine pensanti che agiscono esclusivamente per sè stesse. Poter leggere la mente equivarrebbe a vivere la vita in solitudine.

Meglio insomma non avere mai un potere simile, così che tutto quanto ho scritto finora rimanga una supposizione, facile da dimenticare sepolta dall'illusione del "mondo che gira intorno a noi".

8 commenti:

  1. Se guardassi le serie che ti consiglio sapresti che Sookie, di True Blood, può leggere il pensiero alle persone, ma non ai vampiri. E' infatti di questi che si innamora!

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  2. Se tutti leggessero la mente di tutti sarebbe una fusione: si percepirebbero anche la conoscenza e il dolore degli altri, li si capirebbe più propriamente ed in pratica si sarebbe una sola mente.

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  3. Fino a che punto è preferibile l'ignoranza?

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  4. E ad essere una sola mente, ci si sentirebbe soli?

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  5. ah, se solo avessi visto true blood! :)

    è vero che capiremmo il dolore altrui, ma non ne proveremmo l'emozione. Otterremmo l'informazione riguardo a cosa provano, che susciterebbe in noi non l'emozione in sè, ma il suo ricordo. perciò non saremmo una sola mente.

    personalmente preferirei non sapere piuttosto che sapere e rovinarmi la vita. In quel caso è preferibile l'ignoranza. e poi è una domanda un po' paradossale: finchè ignori qualcosa non puoi decidere se è meglio conoscerla o meno e una volta che l'hai conosciuta non puoi tornare indietro.

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  6. Anche perché, essendo un superpotere che scegli tu, potresti sceglierlo ad attivazione comandata...a quel punto andrebbe bene dai...

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  7. "personalmente preferirei non sapere piuttosto che sapere e rovinarmi la vita. In quel caso è preferibile l'ignoranza. e poi è una domanda un po' paradossale: finchè ignori qualcosa non puoi decidere se è meglio conoscerla o meno e una volta che l'hai conosciuta non puoi tornare indietro."

    Certamente è preferibile una felice ignoranza ad una conoscenza che rovina la vita ma la mia domanda era "fino a che punto?", l'ignoranza non è per forza felicità. Ad esempio se io non sapessi che il nemico sta per arrivare alle mie spalle per colpirmi questo non mi sarà fonte di felicità.

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  8. Non saprei. Potrei risponderti che preferirei conoscere o non conoscere secondo il criterio "scelgo l'opzione che mi renderà più felice (o meno triste)". Ma anche così sorge qualche problema. Per assurdo in questo modo uno dovrebbe preferire che il nemico lo uccida alle spalle piuttosto che continuare a vivere, perchè se continua a vivere senza dubbio soffrirà ancora. Oppure bisognerebbe misurare quantitativamente la felicità e la tristezza che lo aspettano in futuro nel caso sopravviva e se il risultato è positivo allora vale la pena sapere di avere il nemico alle spalle, se il risultato è negativo tanto vale morire (posto che la morte, essendo assenza di felicità e dolore, sia uguale a zero). Tutto quanto il ragionamento è piuttosto stupido, e anche articolare il criterio iniziale in una casistica per evitare la conclusione che è meglio morire mi sembra una perdita di tempo, visto che non sarebbe neppure divertente. :)
    La risposta alla tua domanda quindi poteva essere benissimo solo "non saprei"!

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