3 novembre 2010

Suggestione

Era mia intenzione fare un fumetto, o addirittura inventare una storiella.
Purtroppo quattro giorni di pioggia umida, che (complice l'ora solare) sono sembrate quattro lunghe notti non mi hanno certo aiutato a trovare ispirazione.
Per non parlare del lungo pomeriggio in biblioteca passato sui diabolici teoremi di algebra lineare, che hanno infranto le mie migliori aspettative germogliate dai ricordi del libro di algebra delle medie.
E proprio nel momento di maggior bisogno, quando Disperazione pianta vittoriosa sul mio cranio il suo nero vessillo e gli occhi lacrimano sommatorie da 1 a n, il mio amico, nonchè fantomatico admin di questo blog, decide bene di andarsene,esattamente prima dell'"ora della pausa" (chiamata così non so se per la puntualità con cui cade [le 17:00] o se perchè è facile duri un'ora), privandomi anche della possibilità di fare due chiacchiere.
Così, solo come un cane, guardavo il buio fuori dalla grande vetrata della biblioteca, giocando ad assegnargli significati suggestivi.
Sembrava ad esempio un'immensa entità nera e fredda nella quale la biblioteca stava immersa viva e luminosa, ma pur sempre immersa. Come una lucciola nell'inchiostro.
I toni melodrammatici si collegano probabilmente al fatto che sto ascoltando gli Ultravox, se ve lo stavate chiedendo.

Pian piano comunque mi sto avvicinando al tema di questo post, cioè la forza delle convinzioni nel plasmare la realtà.
Ovvero => quando pensi che le cose stiano in un certo modo di norma i fatti ti sembreranno accreditare la tua convinzione. Per prendere l'esempio più banale, il primo che mi è venuto in mente, chi crede nell'esistenza di Dio non faticherà a trovare fatti ed esperienze che provano la sua convinzione, mentre non vedrà quello che, coerentemente con quello che pensa, potrebbe minacciare le sue idee.
Un altro esempio lampante è l'ottusità dell'elettorato italiano che continua a votare Berlusconi, dando prova di una fortissima capacità di rimuovere dalla memoria o direttamente scartare ciò che potrebbe costringerlo a rivedere la propria opinione.

Penso che la nostra percezione distorca molto più di quello che ci immaginiamo la "realtà" delle cose. Basterebbe pensare al fatto che più o meno tutti, intimamente, ci riteniamo più intelligenti, o genericamente migliori,della media delle persone. Fatto matematicamente impossibile (caso limite: almeno uno si sbaglia; e quello è così stupido da trascinare l'intelligenza media umana al di sotto dell'intelligenza di qualsiasi altro :) ).
D'altra parte se non esistesse questa convinzione generale, moltissime persone in più soffrirebbero di carenza di autostima (quelle giuste, al contrario di adesso).
Come già stabilito sopra però, non si tratta dell'unico abbaglio, e non possiamo fare nulla per rimediare se non dubitare di tutte le nostre convinzioni, sempre, fino a diventare paranoici (e avere un motivo in più per dubitare di noi stessi).

Non avendo soluzioni che possano contrastare la potenza suggestiva della nostra mente, mi limito a linkare un esempio interessante (una paginetta di wikipedia breve breve): http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Forer

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